Cari amici, quanti di Voi conoscono il proverbio " al contadino non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere"? beh, con questo proverbio voglio presentarvi il risotto di oggi " pere e fonduta di taleggio".
Come spesso accade nella mia cucina i piatti nascono per una necessità ben precisa....smaltire qualcosa che giace in frigo, e questa volta toccava ad un pezzettino di taleggio.
EccoVi la ricettaIngredienti: per 4 persone
300 gr di riso
1/2 cipolla
600 gr di brodo vegetale bimby
150 gr di taleggio
30 gr di panna
50 gr di burro
25 gr di vino bianco
sale e pepe Q.b.
2 pere Kaiser piuttosto grandi
Procedimento:
Puliamo e mondiamo la cipolla, mettiamola nel boccale del bimby e tritiamola 3 sec. vel. 7, raccogliamo il trito con la spatola verso il fondo, uniamo 40 gr di burro e soffriggiamo 3 min. 100° vel. soft antiorario, uniamo il riso e insaporiamo 1 min. vel. 1 antorario, bagnamo con il vino bianco e facciamo evaporare 1 min. temp. varoma vel. soft antiorario, aggiungiamo il brodo e cuociamo 13 min. 100° vel. soft antiorario.
In un pentolino mettiamo 20 gr di burro e facciamolo sciogliere, sbucciamo una pera e tagliamola a cubetti aggiungiamola al burro e facciamo rosolare a fiamma vivace per circa 5 min.
In un altro pentolino mettiamo il taleggio tagliato a pezzetti con la panna e facciamolo fondere a fuoco bassissimo, mescolando con un cucchiaio di legno, poi insaporiamo la fonduta con una macinata di pepe.
Una volta pronto il risotto, aggiungiamo nel boccale le pere con il loro fondo di cottura e mantechiamo, dopo distribuiamolo negli stampini leggermente unti d' olio, pressiamo con il dorso di un cucchiaio e sformiamoli individualmente al centro del piatto, nappiamoli con un cucchiaio di fonduta, decoriamo con qualche fettina di pera tagliata sottile, una fogliolina di prezzemolo e serviamo.
Il piatto è pronto!!
I vini consigliati dall' enologo Calogero Statella sono:
Considerazioni: delizioso questo primo piatto dal contrasto riuscitissimo salato-dolce dato appunto dall'unione del taleggio e delle pere. Mi sembra indicato in questo caso un vino rosso, non di grande struttura, anzi piuttosto giovane e fresco con tannini morbidi e acidità presente ma integrata. C'è un vitigno autoctono in Trentino-Alto Adige che dà proprio vini così che si chiama Schiava gentile, che entra in numerose denominazioni; una di queste, forse la più famosa è il:
- Lago di Caldaro d.o.c.
Buon appetito a tutti.
francesco